Il deepfake resta impunito: la lunga battaglia del dietologo Calabrese
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Segnali di intelligenza artificiale deviata. Ne compaiono ovunque e ci fanno temere conseguenze sempre più gravi. L’ultimo caso rilevate è recentissimo, con il proliferare di chat e siti specializzati negli “spogliarelli digitali”, dove molte donne protagoniste dello spettacolo, della televisione o dell’informazione – giornaliste, cantanti, attrici, conduttrici – si sono riconosciute in immagini spesso pornografiche, create ad hoc dall’intelligenza artificiale (IA), spacciate per reali e adattate all’uso (illegale).
Lo chiamano deepfake: decine di celebrità ne sono state colpite, molte hanno denunciato l’accaduto, si è aperto un dibattito. Una delle prime a segnalare di essere stata vittima di questo fenomeno è stata la giornalista Francesca Barra. «Ho pensato alle figlie e ai figli di tutti, alle ragazze che subiscono la stessa violenza digitale e che forse non hanno i miei stessi strumenti per difendersi o la mia forza per reagire. È una violenza e un abuso che marchia la dignità, la reputazione, la fiducia», ha detto. La stessa cosa è accaduta alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e a star internazionali come Taylor Swift, Scarlett Johansson, Emma Watson, Natalie Portman, Gal Gadot e Billie Eilish.
Le immagini, diffuse su siti e canali social non ufficiali, sono state create senza consenso, con una precisione tale da rendere difficile distinguerle dal vero. È un fenomeno preoccupante anche perché prefigura altri scenari, nel prossimo futuro, quando la qualità di certe contraffazioni renderà di fatto indistinguibile la realtà autentica da quella manipolata. Senza regole, sarà un problema.
Ciao! Una breve pausa nella lettura per raccontarti una bella novità:
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Dal porno alle vendite online
Questa attività che per ora sfugge ai controlli, per qualcuno è già diventata business anche in altri ambiti, sempre sulla pelle dei personaggi più popolari. È un fenomeno sotto gli occhi di tutti: sarà capitato anche a voi di imbattervi, navigando sui social, nei volti più noti della televisione e dello spettacolo impegnati a vendere prodotti miracolosi oppure a promettere investimenti lampo. Sempre senza averne consapevolezza.
È successo anche a uno degli astigiani più conosciuti a livello mediatico. Giorgio Calabrese, nutrizionista e dietologo spesso invitato nei programmi televisivi di divulgazione su salute e alimentazione. Sui social lo si è visto, con la sua voce imitata alla perfezione dall’IA, rinnegare decenni di professione, sostenere che le diete sono faticose e inutili, e che per dimagrire fosse sufficiente un certo integratore, o qualche pillola miracolosa. «Sono ormai sei anni che sono vittima di questi episodi», ha raccontato a L’Unica. «Tutto è iniziato con una truffa di vecchio stampo: un uomo si spacciava per me, vendeva integratori online e convinceva la gente che io fossi il promotore. Ho denunciato, c’è stato un processo a Catania: mi sono presentato, ho raccontato quello che era successo e i danni che mi provocava. Il giudice mi ha ascoltato, ma il truffatore è stato assolto. Per il giudice non si è trattato di sostituzione di persona, ma è stato un tentativo di “piccola truffa”. Io non volevo soldi, solo giustizia. Ma niente da fare».
Calabrese è in buona compagnia. Da Mara Venier a Fabio Fazio, da Gerry Scotti fino a Tom Hanks, nessuno sembra immune alle nuove truffe che sfruttano l’intelligenza artificiale per creare video nei quali voce, volto e labiale coincidono, ma il contenuto è interamente falso. Uno degli ultimi casi ha riguardato proprio Mara Venier, protagonista di un video che la mostrava in compagnia di Elon Musk per invitare gli italiani a investire piccole somme con rendimenti sicuri. Tutto, ovviamente, inventato: una manipolazione digitale che ha tratto in inganno migliaia di utenti, poi dirottati su piattaforme finanziarie truffaldine. Fabio Fazio ha denunciato un video quasi identico, con tanto di logo RAI, che lo ritraeva mentre parlava di guadagni automatici grazie a un presunto fondo d’investimento. Il fenomeno è ormai internazionale: Tom Hanks ha dovuto chiarire di non aver mai prestato la propria immagine a una pubblicità di assicurazioni dentistiche, mentre il celebre youtuber MrBeast ha scoperto un deepfake in cui proponeva ai suoi fan di comprare l’ultimo modello di iPhone per meno di due sterline.
Il nutrizionista e le pillole miracolose
Calabrese, però, non denuncia soltanto l’uso abusivo della sua immagine. Quei video toccano direttamente la sua attività professionale. E, per quanto possa sembrare incredibile, decine di persone sono cadute nel tranello. Hanno preso per buono il falso dietologo, e ora vogliono che mantenga le promesse. «Mi stanno facendo impazzire – ha raccontato ancora a L’Unica – Sono riusciti a riprodurre la mia voce e a farmi dire cose che non ho mai detto. Hanno utilizzato filmati reali, interviste vere e ci hanno montato sopra parole assolutamente false. Ormai sono almeno una ventina i prodotti che vengono pubblicizzati usando la mia immagine. Naturalmente ho segnalato tutto alle procure».
Uno degli episodi più assurdi riguarda una puntata televisiva in cui Calabrese era stato invitato a parlare di anoressia e bulimia. Qualcuno l’ha modificata digitalmente trasformando il noto nutrizionista in un venditore: l’oggetto della promozione era una pillola dimagrante dagli effetti miracolosi. Da lì è scattata una valanga di ulteriori video promozioni: decine e decine di prodotti per la pelle, per la prostata, per la memoria, persino per il diabete, venduti a suo nome. Le conseguenze pratiche sono state pesantissime.
«Ogni giorno al mio studio arrivano più di cinquanta telefonate di persone interessate alle pillole per dimagrire senza fatica. Mia moglie è disperata, le mie segretarie anche: ho dovuto mettere delle segreterie telefoniche, chi chiama deve lasciare un messaggio e richiamiamo solo chi chiede un appuntamento». Una situazione che è diventata un incubo: «Sono vessato da questi truffatori. Proprio io, che non mi sono mai espresso a favore di aziende o prodotti, non ho mai prestato la mia professionalità per sponsorizzare marchi, anche perché, essendo il presidente del Comitato nazionale per la sicurezza alimentare del Ministero della Salute, non posso proprio farlo». Calabrese ha raccontato che da quando queste persone, molte delle quali ancora da rintracciare, hanno iniziato a vendere a suo nome questi presunti prodotti dimagranti, riceve centinaia di messaggi ed email ogni giorno: «Alcuni mi chiedono maggiori informazioni sui prodotti, altri protestano perché, dopo averli comprati, hanno riscontrato che non hanno alcun effetto e mi dicono che per questo potrebbero denunciarmi. Ho segnalato tutto alla Procura di Roma, alla polizia postale e alla Guardia di Finanza, ma ancora non riesco a vedere la luce in fondo al tunnel».
Appena si blocca un deepfake, se ne apre un altro
Calabrese era già stato vittima di una truffa in passato, anni fa, quando il suo nome era stato associato alle famigerate “gocce Idealfit”: «Andai subito in una trasmissione per denunciare tutto. Ma non è servito a molto: appena si chiude un video fasullo, da qualche parte ne spunta un altro che rinasce sotto altro nome». Oggi, con i deepfake, il salto di qualità è inquietante: non servono più impostori in carne e ossa, basta un software per clonare voce e volto. Il risultato è che le parole di un professionista stimato vengono usate per vendere fumo. «Una volta con una troupe di “Striscia la notizia” abbiamo smascherato una venditrice che usava il mio nome. L’hanno contattata e poi le hanno detto che io ero li con loro e che dicevo che non l’avevo mai vista. Ha attaccato il telefono ma non ha smesso di prendere in giro la gente».
Eppure Calabrese non ha cambiato la sua linea. «Io non ho mai avallato nessun farmaco dimagrante», ha ribadito. «L’unica vera cura è la dieta mediterranea: cinque porzioni al giorno di frutta e verdura, legumi quattro-sei volte a settimana, carboidrati tutti i giorni e un po’ di movimento. I farmaci servono solo per curare le malattie: gastrite, calcoli, fegato grasso, diabete. L’obesità si combatte con alimentazione e attività fisica. Il farmaco per dimagrire non esiste».
Questa puntata di L’Unica Asti termina qui. Se ti è piaciuta, condividila! E se pensi che ci sia una storia di cui dovremmo occuparci, faccelo sapere: ci trovi a info@lunica.email.
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